Negli ultimi 20 anni la traumatologia dello sport ha visto aumentare in modo quasi esponenziale i traumi a carico dell’avampiede, cioe della porzione anteriore del piede. In particolare è nettamente aumentata l’incidenza dei traumi distorsivi dell’alluce soprattutto in alcuni sport come il calcio, il basket e il tennis. Importanti fattori predisponenti sono rappresentati dall’impiego di scarpini troppo flessibili ma soprattutto l’introduzione di superfici da gioco artificiali: tappeti erbosi sintetici. Proprio per questo motivo nei paesi anglosassoni la distorsione dell’alluce viene indicata con il termine di “turf toe“ che sta a significare “dito da erba artificiale“.
La prima articolazione metatarso-falangea è quella dove il primo osso lungo del piede (primo metatarso) incontra il primo osso dell’alluce (falange prossimale). Questo “ giunto “ è circondato da strutture importanti che durante i movimenti dell’alluce tengono in posizione le suddette ossa e ne impediscono la lussazione cioè la perdita dei loro reciproci rapporti articolari. Queste strutture sono rappresentate da:
- Piastra plantare. Si tratta di uno spessore costituito da tessuto fibroso situato sul versante plantare e quindi sotto l’articolazione. Impedisce all’alluce di “piegarsi” troppo in direzione dorsale ( iperestensione )
- Legamenti collaterali. Si trovano ai due lati dell’articolazione e collegano la prima falange al primo metatarso impedendo all’alluce di effettuare eccessivi movimenti in “lateralità “ cioè sul piano trasversale.
- Flessore brevis. Questo tendine corre sotto il primo metatarso e si attacca alla falange. Esso fornisce la resistenza e la stabilità per l’alluce durante i movimenti di spinta.
- Sesamoidi. Si tratta di due piccole ossa situate, nel contesto del tendine flessoreLe ossa sesamoidi consentono all’alluce di muoversi normalmente fornendo la forza necessaria per correre e camminare soprattutto quando quando puntiamo il dito per terra. Inoltre, questi ossicini si comportano come bilanciatori del peso corporeo, assorbendo il peso che grava sulla pianta del piede durante un salto o durante la normale deambulazione.
Il meccanismo traumatico che conduce alla distorsione della prima articolazione metatarsofalangea è generalmente rappresentato da un movimento in iperestensione forzata dell’alluce.Immaginiamo, ad esempio, che la punta del piede si blocchi sul terreno mentre il resto del piede e del corpo continua a portarsi in avanti. L’iperestensione provoca lo stiramento dei legamenti collaterali, della capsula articolare e della piastra plantare. Nei casi più gravi si può arrivare alla rottura completa di queste strutture con conseguente sublussazione o lussazione dell’alluce cioè perdita incompleta o completa dei rapporti articolari esistenti tra la falange prossimale del primo dito e il primo metatarso. Talvolta anche i sesamoidi, le piccole ossa racchiuse nei tendini flessori che viaggiano sotto l’articolazione metatarsofalangea, possono fratturasi e in questo caso i tempi di recupero ovviamente tendono ad allungarsi.
La sintomatologia è caratterizzata da un dolore acuto alla radice dell’alluce che tende progressivamente ad aumentare nelle 24 ore successive al trauma. L’articolazione appare calda e edematosa talvolta ecchimotica e la massima dolorabilità è localizzata sul versante plantare della radice dell’alluce. La dorsi flessione o iperestensione del primo dito è dolorosissima e il giocatore non può spingere ed accelerare quando corre. Benchè la diagnosi di turf toe generalmente si basi sull’osservazione clinica e sul rilievo anamnestico del meccanismo traumatico (iperestensione del primo dito), alcune indagini strumentali possono risultare utili per definire meglio l’entità della lesione.
Risulta utile al fine di un migliore inquadramento della patologia un approfondimento podopostutobiomeccanico clinico ed elettronico con apparecchiature di ultima generazione.