Diversi sono i fattori che predispongono alla tendinopatia dell’achilleo, tra i più comuni abbiamo i carichi ripetuti eccedenti le capacità funzionali del tendine, gli improvvisi aumenti di lavoro, le calzature inadeguate, il deficit posturale e l’eccessiva pronazione o supinazione del piede etc…
Le lesioni che, in modo evolutivo, possono coinvolgere il tendine d’Achille possono essere classificate come segue:
- la peritendinite, in cui si ha l’infiammazione del paratenone, sottile membrana che avvolge il tendine. Questa infiammazione è generalmente dovuta ad overuse e sovraccarichi funzionali e può determinare la comparsa di un crepitio palpabile durante il movimento attivo e passivo del muscolo in corrispondenza della regione tendinea;
- la tendinosi, che è caratterizzata dalla degenerazione del tendine nel suo spessore tanto che ad una ecografia, possono evidenziarsi aree di necrosi e/o rottura della sostanza tendinea;
- la rottura parziale o totale del tendine, quadro clinico che vede l’impotenza funzionale dell’arto interessato. In genere l’evento della rottura è improvviso e si manifesta con un dolore acuto localizzato alla regione achillea, la diagnosi in questi casi è spesso clinica e può essere conferamata da un esame ecografico oppure RMN.