La metatarsalgia è uno stato infiammatorio e doloroso che colpisce l’avampiede dovuto ad un sovraccarico a livello delle teste metatarsali, di solito il secondo e terzo metatarso del piede.
È una condizione abbastanza comune sia negli uomini che nelle donne; può limitare i movimenti o addirittura impedire completamente la deambulazione. La metatarsalgia può essere causata da anomalie dell’anatomia metatarsale e dalla relazione tra i metatarsi e il resto del piede che causano il sovraccarico dell’avampiede. L’anomalia più comune è un secondo metatarso lungo. Sono ulteriori cause di metatarsalgia la plantariflessione eccessiva dell’avampiede causata da un piede cavo, dall’alluce valgo, da una frattura o in seguito ad un intervento chirurgico. Le fratture del piede causano spostamenti angolari o rotazionali dei metatarsi, con conseguente disallineamento e dolore all’avampiede. Altre cause includono l’alluce rigido, l’artropatia infiammatoria, l’obesità, il diabete, l’indossare frequentemente scarpe con tacchi alti e a punta stretta, l’instabilità delle articolazioni metatarso-falangee minori, il neuroma di Morton, la sindrome del tunnel tarsale, l’osteonecrosi della testa metatarsale (Malattia di Freiberg) e le deformità congenite o un processo neoplastico che causano l’allargamento della testa metatarsale .
Oltre al sovraccarico, la metatarsalgia può essere causata anche da alcune forme di neuropatia e/o di errato posizionamento/spostamento del cuscinetto adiposo sotto l’avampiede. Può essere provocata da numerosi fattori legati anche a deformità podaliche, deficit di appoggio del piede e della deambulazione e da alterazioni posturali. Da un punto di vista anatomico, l’avampiede rotondo e problemi ai legamenti dei metatarsi favoriscono le compressioni del nervo plantare digitale. In questi casi possono comparire anche neuromi e artrosi a carico dei metatarsi e delle falangi.
La metatarsalgia può comportare bruciore oppure forti dolori intermittenti; la funzionalità e la sensibilità di avampiede e dita è ridotta e, nella fase acuta, risulta impossibile correre. Ma non è solo una cattiva postura a creare questo tipo di problemi, esistono anche persone che hanno difetti congeniti a livello dell’avampiede, quali una diversa forma del piede o metatarsi più inclinati o di lunghezza diversa tra loro o semplicemente può essere dovuta alla presenza di alluce valgo, dita a martello o a griffe. Anche le malattie articolari hanno la loro importanza in questa situazione: molti si recano dallo specialista lamentando fastidi riconducibili alla metatarsalgia ma le cause scatenanti possono essere anche particolari forme di artrosi, artrite deformante e addirittura malattie vascolari e metaboliche.
Come ci si accorge di soffrire di metatarsalgia? Innanzitutto insorge un dolore che può essere alternante, continuo e nella maggior parte dei casi può aumentare quando si cammina e si poggia il piede a terra. Spesso, proprio a causa del fastidio, vengono assunte posizioni denominate antalgico-compensative che sembrano più comode per non poggiare troppo l’avampiede, col rischio di creare danni anche peggiori sia a carico del piede sano sia a carico del piede controlaterale fino ad arrivare a dar vita a problematiche alla colonna vertebrale, all’anca, alle ginocchia e alla postura.