Con il termine di fascite plantare si intende una sindrome dolorosa del piede causata da una patologia dell’aponeurosi plantare a livello della sua inserzione prossimale sul calcagno. Il dolore dipende da una reazione infiammatoria della fascia che successivamente va incontro ad una reazione degenerativa della stessa. Può essere determinata da abnormi trazioni sulla fascia plantare, come può accadere nel piede cavo o nel piede cavo-valgo, oppure può dipendere da ripetuti microtraumi cui è soggetta la fascia plantare in alcune discipline sportive (running, calcio, basjet, ecc…) e/o nel sovraccarico ponderale. Si caratterizza per la comparsa di dolore localizzato in corrispondenza della regione plantare mediale maggiormente più accentuato al mattino; a volte si attenua nella giornata e alterna periodi di benessere a periodi di acuzie della sintomatologia.
La fascite plantare si verifica quindi quando la banda spessa di tessuto sulla parte inferiore del piede (la fascia plantare) è troppo tesa o stressata dal troppo carico. Questo può creare dolore e rendere più difficile il camminare. La fascite plantare è un problema molto comune degli atleti soprattutto in quelli amatoriali che praticano la corsa.
Si hanno maggiori probabilità di soffrire di fascite plantare se:
- Si hanno problemi di appoggio plantare (dei piedi) come piede piatto-valgo, piede cavo, piede varo, piede pronato ecc…;
- si hanno alterazioni posturali (ginocchio valgo/varo, scoliosi, iperlordosi, dismetria degli arti inferiori ecc…);
- Si corre su lunghe distanze, specialmente in discesa o su superfici irregolari;
- Errori durante il gesto atletico;
- Improvviso aumento di peso o obesità;
- Si soffre di tendinite del tendine d’Achille (il tendine che collega i muscoli del polpaccio al tallone);
- Si utilizzano scarpe non adeguate, con plantare scarso o con la suola troppo morbida;
- Ortesi plantari non realizzate su misura e non adeguate alla condizione posturale del paziente.
La fascite plantare può colpire sia gli uomini che le donne. Tuttavia, più spesso colpisce uomini attivi in età compresa tra i 40 e i 70 anni. È uno dei disturbi ortopedici più frquenti relativi al piede.
Comunemente si pensa che la fascite plantare sia causata da un sperone calcaneare, ma studi scientifici hanno dimostrato che questo non è vero. Ai raggi X, la spina calcaneare si può osservare sia in persone affette che in quelle non affette da fascite plantare.
Il disturbo più comune è il dolore e la rigidità nella parte inferiore del tallone. Il dolore al tallone può essere sordo o tagliente. A volte può bruciare e può far male tutta la parte inferiore del piede.
Il dolore di solito è più forte:
- Al mattino, quando si muovono i primi passi
- Dopo un po’ che si sta in piedi o seduti
- Quando si salgono le scale
- Dopo intensa attività
Il dolore può svilupparsi lentamente nel tempo, o improvvisamente dopo intensa attività.
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