Avellino è una città è situata nel cuore di una grande conca dell’Appennino Campano dominata dai massicci montuosi dei Picentini e del Partenio ed è circondata a sud-ovest dal monte Faliesi e a nord-est dal Montevergine, il più importante e famoso monte del Partenio, meta di pellegrinaggio per venerare la Madonna di Montevergine nel Santuario benedettino del XII secolo, posto sul monte a 1272 m. La città è attraversata da alcuni corsi d’acqua: il Rigatore, il San Francesco ed il Fenestrelle, affluenti del fiume Sabato, oggi molto impoveriti ed in parte interrati. I dintorni del centro urbano sono rigogliosi di vegetazione: prevale la coltura della nocciola, le pregiate “nocciole avellane”.
Per quanto concerne la cucina avellinese, tipici sono i “paccheri”, maccheroni fatti a mano con ragù di carne e pomodoro. In generale poi fusilli, i cavatelli, le tagliatelle, i ravioli, le orecchiette. Conditi e preparati in simbiosi soprattutto con ortaggi e legumi, come voleva la tradizione povera e contadina. L’agnello (aino, in dialetto avellinese) fa parte delle carni, per lo più “bianche”, che compongono la gran parte degli ingredienti dei secondi piatti. La cucina irpina tradizionale lo utilizza per piatti particolari e tipici. Condimento per eccellenza è l’olio di oliva, che dev’essere rigorosamente DOP ed extravergine d’oliva dei territori collinari dell’Irpinia, è il principale condimento della gastronomia della provincia di Avellino. Va impiegato e consumato crudo per insalate o per piatti “freddi”, cotto in pentola con carni e ortaggi, fritto in tutte le altre occasioni. Pregiatissimo è anche il tartufo nero, un insuperabile aromatizzatore di primi e secondi piatti, tipico dell’Irpinia e, in particolare, di Bagnoli Irpino, dove la natura incontaminata favorisce il mantenimento dell’habitat di alcuni alberi, le cui radici costituiscono l’elemento del quale ha bisogno questo fungo per vivere, sottoterra, in simbiosi con la flora. Legato ai tartufi, anche i funghi spontanei e naturali, e pertanto più gustosi ed aromatici sono diffusi su tutto il territorio irpino grazie alla flora della sua natura incontaminata. Oltre che freschi, sono ottimi e trovano altrettanto impiego secchi, nei mesi con scarsa piovosità. Tipiche di Avellino sono le nocciole avellane e le castagne del prete, veri simboli di Avellino.