L’arteriopatia obliterante periferica o malattia occlusiva delle arterie periferiche è una condizione medica in cui vi è una ostruzione delle arterie degli arti inferiori (gambe). Le arterie sane sono dei vasi funzionanti, ed hanno una parete liscia all’interno che consente al sangue di scorrere liberamente impedendo la formazione di coaguli. Per una serie di ragioni, che vedremo meglio appresso specificate, avviene un processo che porta alla formazione della placca, cioè di un deposito di grasso, una pappa lipidica che innesca, a sua volta, un processo infiammatorio, con formazione di tessuto fibrotico. Ne deriva un ostacolo al flusso di sangue e di conseguenza una mancata irrorazione periferica, principalmente nelle arterie più piccole periferiche. L’Arteriopatia Obliterante Cronica Periferica (AOCP) è una malattia caratterizzata, perciò, da un’insufficienza arteriosa periferica con riduzione della portata ematica a livello dell’arto inferiore, è tuttavia una patologia multidistrettuale, poiché coinvolge infatti anche il distretto coronarico e carotideo. Oltre il 90% dei casi riconosce come causa l’aterosclerosi. Al momento della diagnosi circa il 30% dei soggetti risulta già affetto da manifestazioni di ischemia a livello cerebrovascolare e/o coronarico (studio di Framingham). L’eziologia è nella grande maggioranza dei casi di natura aterosclerotica. Si determina una ischemia (mancanza di sangue) acuta o cronica.
- Colpisce uomini e donne allo stesso modo
- Afro-americani hanno una maggiore incidenza rispetto ai bianchi
- Alto rischio per gli adulti più anziani, diabetici, e fumatori o ex fumatori
- Alta incidenza nei pazienti con malattia renale cronica
- Alta incidenza nei pazienti trapiantati
- In più del 90% dei casi è secondaria ad aterosclerosi