Le Vertigini sono una sensazione illusoria spiacevole che genera nausea, vomito, tachicardia e, a volte, diarrea. Le cause delle vertigini sono un disturbo del “senso di orientamento” in seguito ad un’alterata funzione dell’apparato dell’equilibrio. In alcuni casi le vertigini fanno camminare le persone colpite come degli ubriachi (cammino “atossico”); altre volte le vertigini provocano la sensazione di avere la testa confusa, deficit della vista momentanei, “formicolii agli arti” (parestesie), dolori al collo (cervicalgia) e mal di testa. Non di rado associate alle vertigini insorgono stati emotivi di ansia o depressione purtroppo aggravanti a loro volta i sintomi di vertigini oppure, in casi estremi, inducenti atteggiamenti di isolamento nella propria abitazione, o addirittura nel proprio letto, per la grande paura dello scatenarsi di nuove crisi.
Nella terminologia medica anglosassone, esistono due vocaboli distinti per descrivere quello che noi comunemente chiamiamo vertigine: dizziness e vertigo.
La parola dizziness, sebbene non esista una traduzione letterale, può essere definita come una instabilità posturale o disequilibrio. L’instabilità posturale è un disturbo dell’orientamento spaziale associato ad un’erronea percezione di movimento del corpo o dell’ambiente circostante. Il disequilibrio non è un’entità patologica definita, ma piuttosto un sintomo che accompagna svariate patologie come: malattie dell’orecchio, ictus, ipertensione arteriosa, attacchi ischemici transitori, diabete, tumori, disturbi psichiatrici, malattie neurodegenerative, etc. Il disequilibrio può manifestarsi anche con disfunzioni dei movimenti oculari e disturbi del sistema nervoso autonomo come sudorazioni, nausea e vomito.
Le vertigini sono un tipo specifico d’ instabilità posturale caratterizzato dalla percezione di rotazione del proprio corpo, dello spazio circostante o di entrambi. Chi soffre di vertigini, non avverte solo un senso di sbandamento in più direzioni, ma ha la reale sensazione di stare su una giostra in movimento pur stando fermo.
L’instabilità posturale è un disturbo molto comune, si stima infatti che nel corso della vita circa il 20-30% della popolazione generale ne soffra. L’incidenza dei disturbi dell’equilibrio si attesta intorno al 5-10% all’anno, ma raggiunge un picco del 40% nelle persone con più di 40 anni di età. Una delle complicazioni più frequenti del disequilibrio sono i traumi da caduta. Circa il 30% della popolazione sopra i 65 anni cade ogni anno. Anche se meno di una caduta su 10 provoca fratture, circa un quinto dei casi di caduta necessita di attenzioni mediche e spesso di un ricovero ospedaliero.
La diagnosi dei disturbi dell’equilibrio non è semplice, i pazienti devono rivolgersi ad un esperto PodoPosturologo che attraverso una scrupolosa valutazione clinica e strumentale arriverà ad inquadrare l’origine del problema e alla risoluzione dello stesso in tempi brevi migliorando nettamente la qualità della vita.