La sindrome di Osgood-Schlatter o osteocondrosi dell’apofisi tibiale anteriore è un processo degenerativo a carico della tuberosità tibiale. La patologia interessa sia femmine che maschi, ma in questi ultimi la frequenza è tre volte superiore. Nei maschi si manifesta generalmente nel periodo compreso tra gli 11 e i 15 anni di età, mentre nelle femmine in quello compreso fra gli 8 e i 13 anni; ciò è dovuto al fatto che nel sesso femminile il processo di ossificazione dell’apofisi tibiale inizia più precocemente. Nel 25% dei casi, la patologia colpisce bilateralmente. Solitamente, i soggetti colpiti dal morbo di Osgood-Schlatter sono bambini che praticano sport in modo attivo, si riscontra specialmente in quelli che usano largamente il muscolo quadricipite (come accade, per esempio, nell’atletica, nel basket, nel calcio, nella danza, nel pattinaggio ecc.); la patologia è dovuta infatti alla ripetuta azione traumatica causata dalla trazione del tendine rotuleo sulla sua inserzione a livello dell’apofisi tibiale nella fase di contrazione del muscolo estensore della gamba; il morbo di Osgood-Schlatter ricorre spesso per esempio nei soggetti maschi di giovane età, specialmente se di alta statura, che praticano la danza classica; questo a motivo della forza esplosiva richiesta per eseguire i salti; anche i plié (i movimenti che prevedono il piegamento di uno o di entrambi i ginocchi) possono, a lungo andare, creare problematiche a livello dell’apofisi tibiale.