I capillari o più scientificamente “telangectasie”, sono venule sottili rosse o bluastre situate nello spessore della pelle. Questo problema riguarda quasi esclusivamente il sesso femminile; in circa il 40% dei casi sono localizzati alle cosce; solo in pochi casi possono dare bruciore e prurito, soprattutto nel periodo premestruale.
La comparsa di capillari visibili può dipendere da cause fisiologiche ma può essere anche legata a errate abitudini nella vita quotidiana oltre che da un errato appoggio del piede e della postura.
In alcuni soggetti esiste una vera e propria predisposizione genetica alla fragilità capillare: se queste venuzze vengono perciò “aggredite”, tendono a dilatarsi con facilità, perdendo la propria elasticità e manifestandosi sulla superficie cutanea. Il trauma più comune, in questi casi, è rappresentato dagli sbalzi di temperatura, come il passaggio repentino da ambienti freddi ad ambienti caldi e viceversa.
Fra le principali cause della fragilità ci sono inoltre problemi di circolazione che possono essere accentuati dalla vita sedentaria. Anche il consumo eccessivo di alcol, sostanza che dilata i vasi sanguigni, e il vizio del fumo possono comportare la rottura dei capillari.
Ulteriori fattori scatenanti possono essere correlati a squilibri ormonali, legati, per esempio, alla gravidanza, o ancora all’assunzione di alcuni farmaci come corticosteroidi e antidepressivi.