Per verruca si intende una infezione virale (da virus) del genere “papilloma virus” (HPV). Il contagio si verifica, nella maggior parte dei casi, per contatto diretto, che deve avvenire però dove ci sia una soluzione di continuo della pelle. Inoltre un’altra forma di contagio può avvenire attraverso le squame delle verruche che entrano in contatto con zone umide (bordi delle piscine, docce delle palestre, asciugamani etc.). La sudorazione eccessiva causante macerazione tra le dita, uniti a possibili lesioni della cute, favoriscono il contagio. Fattori predisponenti all’infezione sono dovuti allo stato immunitario del soggetto che entra in contatto con il virus, è stato scoperto che il virus attacchi più facilmente persone in forte stato di stress, i bambini che soffrono di “dermatite atopica ” e i soggetti affetti da AIDS.
Dal momento del contagio il decorso è abbastanza lungo e tutto varia dalla capacità dell’organismo di difendersi dall’aggressione, di norma le verruche hanno un periodo di inoculazione che varia dai 2 ai 6 mesi, durante i quali si risconterà un piccolissimo puntino facilmente scambiabile con un’ipercheratosi , che nel corso del tempo potrà prendere dimensioni notevoli.
A livello del piede, possono localizzarsi ovunque, con preferenza alla parte plantare (più soggetta al contatto). La cute subisce delle variazioni che consentono di distinguere la verruca da un’ipercheratosi, come ad esempio la scomparsa dei dermatoglifi e la presenza di puntini rossi interni (capillari trombizzati).
Le verruche plantari sono quelle verruche che si sviluppano alla pianta dei piedi, dove per effetto della continua compressione a cui sono sottoposte, tendono a svilupparsi in profondita’. Sono dolorose e coperte da una ipercheratosi o callo, al di sotto del quale la superficie delle verruche e’ caratterizzata da piccoli punti rossi, dei capillari trombizzati. Esiste un tipo particolare di verruca dei piedi, molto grossa, che si chiama “verruca a mosaico” per il suo caratteristico aspetto; la terapia e’ in questo caso è un pochetto piu’ lunga.
La necessità di un trattamento podologico è dettata sopratutto dal dolore, dal pericolo di contagio e sopratutto dal fatto che portano ad una mal posizione del piede e quindi ad una cattiva deambulazione. Di conseguenza può ripercuotersi sull’asse scheletrico sovrastante.
La verruca plantare è localizzata solitamente nell’avampiede, a livello di una zona di appoggio e talvolta sotto il calcagno, più raramente sul margine laterale del piede e sul polpastrello delle dita. Le sue dimensioni variano da quelle di una grossa testa di spillo a quelle di una moneta.
Il trattamento podologico delle verruche, veloce e soprattutto “indolore” è orientato alla distruzione delle cellule ospitanti il virus, ed il podologo ha a disposizione diverse possibilità di trattamento (dalla laserterapia, all’utilizzo di prodotti galenici), ecc… tutte incruente (non dolorose) che consentono di arrivare a risoluzione con una tempistica proporzionale a fattori quali: le dimensioni delle verruche, il loro numero, eventuali trattamenti effettuali in precedenza, eventuali patologie dismetaboliche (es. diabete), lo stato generale del paziente (risposta immunitaria) e lo stato della cute. Questo trattamento risulta incruento, non lascia cicatrici e non ha mai esito di recidive. Il trattamento dipende dalla sede e dal numero di verruche.
CENTRO PODOLOGICO PACILIO DEL PROF. DR. ANTONIO PACILIO
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